La 23ª edizione della Maroc Challenge, in programma dal 12 al 19 aprile, conterà 170 squadre e un percorso rinnovato che promette una settimana impegnativa, intensa, con molta sabbia e sei tappe ricche di avventura.
Le verifiche e la partenza si terranno a Saïdia, città che ospiterà anche l’arrivo. Il giorno prima dell’inizio, si disputerà un prologo di 4 chilometri sul lungomare che determinerà l’ordine di partenza della prima tappa.
Dal punto di vista sportivo, sabbia e dune saranno le vere protagoniste di questa Spring 2025, con tre notti a Erfoud dopo aver attraversato l’Atlante passando per Midelt. La sfida sarà al massimo livello, con difficoltà adattate a ogni categoria. Tutti i partecipanti dovranno attraversare l’Erg Chebbi, uno dei luoghi più iconici del deserto marocchino, affrontando numerosi tratti sabbiosi e dune.
A Erfoud si disputeranno due tappe ad anello, che i partecipanti potranno affrontare con veicoli alleggeriti, garantendo maggiore affidabilità. Prevarrà la sabbia, esplorando zone remote del deserto marocchino molto divertenti da guidare. Oltre alla sabbia e alle dune, saranno tappe più tecniche, a contrasto con gli itinerari più veloci delle pianure dei primi e degli ultimi due giorni.
Il percorso è stato rinnovato rispetto alle ultime edizioni, esplorando nuove aree desertiche alla ricerca di maggiore emozione. È stato pensato per far vivere ai partecipanti un’esperienza ancora più coinvolgente, rendendo la gara sempre più attraente e interessante.
Per quanto riguarda la partecipazione, delle 170 squadre iscritte, 99 sono spagnole, seguite da quelle portoghesi (32), francesi (10) e italiane (9). La Spagna guida con il 60% delle iscrizioni di una Maroc Challenge che accoglie squadre provenienti da 13 paesi diversi, un dato che testimonia la crescente apertura internazionale dell’evento. Per questa Spring sono stati ammessi gli spettacolari SSV, che apriranno il percorso.
Ci troviamo di fronte a una delle edizioni più avventurose, impegnative e desertiche della Maroc Challenge, arricchita da un prologo sul mare, l’attraversamento dell’Altopiano del Rekkam e la sempre affascinante catena dell’Atlante.