La Maroc Challenge riprende sulle sue tracce dopo la parentesi di tre anni dovuta al Covid e Rui Cabaço, briefingman della prova, enfatizza la rilevanza di questo rincontro e l’importanza di questa diciottesima edizione, che si svolgerà dal 2 al 10 dicembre.
Sarà un’edizione piena di emozioni e la voglia che abbiamo di riprendere l’avventura si riflette in uno straordinario numero di iscrizioni. Ci saranno 180 squadre alla partenza, record di partecipazioni alla Maroc Challenge.
Che cosa significa ritornare in Marocco dopo tre anni?
La sensazione che poco a poco tutto torna alla normalità. Dopo tre anni di stop possiamo tornare in un Paese dove ci siamo sempre goduti la nostra passione per i motori e l’avventura nel passato. Inoltre, ritroveremo facce conosciute a cui si aggiungono i nuovi con tanta voglia di vivere quest’esperienza al massimo.
Che sensazioni hai provato quando hai fatto i riconoscimenti?
Sensazioni fantastiche, tornare alle piste marocchine è stato un misto tra nostalgia ed emozione allo stesso tempo.
Ci saranno molte novità in questa Winter 2022?
Si, alcune… per cominciare abbiamo migliorato alcuni dei servizi in generale, e ci sarà un nuevo sistema di comunicazione tra organizzazione e partecipanti, che abbiamo già sperimentato con la Tunisie Challenge.
Ci sarà un significativo aumento di difficoltà nelle categorie Adventure C3 e C4, con molti più tratti di sabbia, e una nuova tappa di waypoints, diversa da quella abituale in loop. La tappa di waypoint questa volta sarà lineare e questa novità credo porterà qualche difficoltà extra nell’ultima tappa , ci sarà tensione fino all’ultimo momento.
Da Midelt a Saidia, che cosa sottolineeresti del percorso?
Abbiamo tre percorsi distinti adattati alle diverse categorie e sarebbe difficile sottolineare qualcosa in particolare. In generale, sarà un itinerario di resistenza, 1740 km in sei tappe, sono molti km e vanno gestiti bene. Abbiamo scelto i migliori e più bei tratti di tutte le edizioni precedenti, tratti rapidi e con molta sabbia.
Abbiamo osservato, in línea generale, che le piste sono più dure e più marcate, si percepisce che non si sono mossi veicoli in questi ultimi tre anni. Sarà una sfida extra per la meccanica dei vostri veicoli.
La sfida principale di questo percorso sarà arrivare alla spiaggia di Saidia, terminare la prova e già questo sarà una vittoria.
Sono cambiate molto le cose in Marocco durante questa parentesi?
Il Marocco è in continuo sviluppo. Si notano molti cambi e sono tutti miglioramenti. Lo abbiamo percepito nelle zone dove siamo passati. Si nota anche che sono aumentate le piste asfaltate, egoisticamente è una pena perchè le avevamo sempre conosciute cosí, ma logicamente è un miglioramento importante per le popolazioni locali e il loro sviluppo.
180 squadre, il record assoluto di partecipazione a una Maroc Challenge, che cosa significa per te?
Una grande soddisfazione e una grande responsabilità. Aspettiamo con ansia la prova e credo che lo stesso valga per i partecipanti, il numero di iscrizioni lo conferma. Il ritorno in Marocco sarà un record di partecipazioni e voglio ringraziare per la la fiducia tutti coloro che ci accompagneranno. Abbiamo lavorato duramente e faremo del nostro meglio perchè tutto sia perfetto.
L’adattamento dei partecipanti dopo questi tre anni?
Non credo che sarà un problema. I più veterani sanno già cosa li aspetta e i novellini desiderano conoscere cosa significa partecipare a una Maroc, con tutte le sensazioni che ciò suscita.
Che consigli daresti tanto ai veterani come ai debuttanti?
Ai più veterani, attenzione alla prima tappa. C’è molta voglia di tornare in pista e qualsiasi piccolo errore può rovinare tutto. Ai debuttanti, preparatevi ad una grande avventura. E un consiglio per tutti, in generale, attenti alla meccanica perchè sarà un’edizione lunga e difficile… altrimenti, non sarebbe una Maroc…
Benvenuti all’avventura !